A 11 anni dalla sua morte, la chiesa che è stata teatro dell’omicidio della ragazza riapre il culto: la famiglia della vittima si oppongono volendo chiarezza sulla vicenda.

Il corpo di Elisa Claps è stato trovato nel sottotetto della chiesa Santissima Trinità nel 2010. Ora quella stessa chiesa riaprirà il culto dopo una serie di lavori di ristrutturazione ma la vicenda della morte della ragazza ha ancora tanti misteri. La famiglia si oppone, volendo prima fare luce sulla morte di Elisa.

La chiesa della Santissima Trinità riapre dopo 11 anni dalla morte di Elisa

Per l’arcivescovo di Potenza riaprire la chiesa della Santissima Trinità è un segno positivo di ripartenza e speranza. Ma non la pensa così la famiglia di Elisa Claps, il cui corpo giaceva senza vita proprio nel sottotetto della chiesa. Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che il comunicato sulla riapertura del luogo di culto è avvenuta proprio il giorno dell’anniversario della scomparsa della ragazza.

L’arcivescovo sottolinea che questa coincidenza non era programmata e neanche voluta dalla chiesa. In ogni caso, la famiglia di Elisa è contraria a riaprire la chiesa dove è morta anche perchè sulla sua scomparsa e il suo omicidio molte cose non sono ancora state chiarite.

Come riporta Today, la famiglia definisce “inammissibile” la riapertura e dichiara: “Non è ammissibile, con un colpo di spugna, cancellare 17 anni di omissioni e di menzogne offendendo la memoria di Elisa e la sensibilità di quanti non vorrebbero mai che in quella Chiesa si tornassero a celebrare funzioni religiose“.

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ultimo aggiornamento: 18 Febbraio 2022 12:01


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